SETAK
in radio e online il videoclip di
FIGLI DELLA STORIA
feat. Simone Cristicchi
Il 17 ottobre sul Palco del Teatro Ariston riceverà la Targa Tenco 2024 per il Miglior Album in dialetto
Guarda il videoclip: https://youtu.be/XxkqD9xOIdU
Cover Assamanù
Setak (c) Martina D’Andreagiovanni
In attesa di ricevere la Targa Tenco 2024 per il Miglior Album in dialetto, Setak pubblica oggi il singolo Figli della storia con la partecipazione di Simone Cristicchi. Il brano, ultimo estratto da “Assamanù”, è in rotazione radiofonica e online ed è accompagnato da un videoclip disponibile su Youtube.
Guarda il videoclip: https://youtu.be/XxkqD9xOIdU
Ascolta l’album: https://ffm.to/mxm5e4j
Un’immersione emotiva nelle profondità della propria storia personale, tracciata dalle corde di una chitarra che abbraccia i suoni globali e proietta le radici verso il futuro, dall’Abruzzo all’infinito.
Uscito il 7 maggio ed anticipato dal singolo Curre Curre (guarda il videoclip realizzato in collaborazione con Medici senza frontiere: https://bit.ly/3U3mYYg), “Assamanù” è il culmine di una trilogia musicale iniziata con l’acclamato disco di debutto di Setak, nome d’arte di Nicola Pomponi, “Blusanza” nel 2019 e proseguito con “Alestalè” nel 2021. Un’opera che suggella un percorso interiore che vede ciascun album raccontare le tre fasi più importanti della vita del cantautore: infanzia (“Blusanza”), adolescenza (“Alestalè”) e infine, oggi, la maturità.
“Ho immaginato di parlare con una persona anziana fianco a fianco, di farmi raccontare la storia, i ricordi, il passato – racconta Setak. Questa persona rappresenta per me la storia e io le prometto che non la dimenticherò mai. L’importanza della storia e della memoria che spesso, oltre a dimenticare, non consideriamo e che sono la base su cui costruire il futuro. La sensibilità di Simone Cristicchi ha aggiunto ulteriore emotività al pezzo”.
Il videoclip di “Figli della storia”, girato in bianco e nero per la regia di Giuseppe La Rosa, evoca un viaggio intimo e riflessivo nel passato mettendolo in relazione con il nostro presente e il nostro futuro. Le immagini alternano riprese di foto d’epoca e contemporanee, quasi come fossero finestre su ricordi lontani.
Setak ascolta storie di una vita trascorsa, di un tempo che non deve essere dimenticato. Ogni fotogramma sembra scandire il passare delle generazioni, rappresentando l’importanza della memoria, che deve essere tramandata e preservata per costruire il futuro.
Il contributo di Simone Cristicchi amplifica l’emotività del racconto, dando alla canzone una profondità toccante e riflessiva. Le immagini di volti segnati dal tempo, luoghi e momenti sospesi, invitano lo spettatore a riflettere sul valore delle radici e sulla responsabilità di custodirle per il futuro.
Dopo il mini tour europeo partito da Parigi il 6 aprile (con tappe a Bruxelles, Liegi e Amsterdam), e il lungo tour estivo che ha visto Setak suonare in giro per l’Italia, 3 nuove date aspettano il cantautore abruzzese per festeggiare Assamanù:
venerdì 11 ottobre: Efesto, Bologna
sabato 12 ottobre: Officina Civica, Calenzano (FI)
domenica 13 ottobre: Borgo Santa Brigida 5/A, Parma
Giovedì 17 ottobre, a partire dalle ore 21,00, l’appuntamento sarà poi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, in occasione della prima serata del Premio Tenco, quando verranno consegnate le Targhe ai migliori album dell’anno.
BIOGRAFIA
Con la sua chitarra e la sua voce, Setak, pseudonimo di Nicola Pomponi, incarna la quintessenza di una nuova coraggiosa musica d’autore italiana.
Il suo pseudonimo, “Setak”, trae ispirazione dal soprannome affettuoso della sua famiglia, “lu setacciar”, e rivela un legame profondo con le sue radici e la sua identità.
Nel corso della sua carriera, Setak ha sperimentato sia come session man che come cantautore, plasmando il suo percorso artistico con versatilità e creatività.
Nel 2019, irrompe sulla scena musicale con il suo primo album solista, “Blusanza”, un’opera completamente cantata in lingua abruzzese ma dalle sonorità universali. L’accoglienza entusiasta da parte del pubblico e della critica non tarda ad arrivare, culminando con la vittoria del prestigioso “Premio Loano” come miglior disco nella categoria under 35. L’album si fa strada nella scena musicale italiana, guadagnandosi una nomination alle prestigiose “Targhe Tenco” e aggiudicandosi il riconoscimento per la “migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi” al Premio Parodi.
Il suo stile compositivo è un vero e proprio melting pot di influenze musicali, che conferisce alla sua musica un’originalità senza tempo. Con il secondo album, “Alestalé”, pubblicato nel maggio 2021, Setak continua a stupire il pubblico. Brani come “Quanda sj ‘fforte” e “Coramare”, quest’ultimo interpretato in collaborazione con Francesco Di Bella dei 24 Grana e con l’eccezionale contributo di Fabrizio Bosso alla tromba, catturano l’attenzione degli ascoltatori. Il disco, arricchito dalla partecipazione del compaesano Mimmo Locasciulli nel brano “Lu juste arvè”, si aggiudica un posto d’onore nella cinquina delle Targhe Tenco 2021 come “Miglior album in dialetto”.
Il 7 maggio 2024, Setak pubblica il suo terzo album, “Assamanù”, anticipato dal singolo “Curre curre”. “Assamanù” vince la Targa Tenco 2024 per il miglior album in dialetto.
FIGLI DELLA STORIA
TESTO
Stelle quante stelle su di me
quante stelle su di te tra io e te
sembrano immobili
occhi che mi dicono cos’è
cos’è che muove il cuore senza respirare
a cercare cos’era ieri
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è
parlami sempre, non smettere mai
siamo storia nella storia
che si confonde e va
quello che si posa su di me
ti penserò sempre, non ti scorderò mai
Cos’è che ci guida da lontano
che ci fa trovare mano nella mano,
coi tagli che mi hai lasciato
vasi asciutti e fiori secchi da buttare
che si nascondono nel buio dei tuoi sguardi
e fare bagagli forse non è mai tardi
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è
parlami sempre, non smettere mai
Siamo storie che camminano
che si confondono
che si posano su te, su me
ti penserò ancora, non ti scorderò mai
E chissà? cosa resterà
Siamo figli della storia, della memoria
nessuno si ricorda mai cos’è
Noi siamo figli della storia
o solo il frutto del caso
siamo materia vivente informe
il tempo ci ha modificato
noi siamo orfani di luce
miraggi in mezzo al deserto
noi siamo chi ci ha preceduto
nel suo procedere incerto
quando si chiuderà il sipario
in questo immenso teatro
non ti ricorderai gli applausi
ma solo come hai recitato
se siamo fatti di memoria
di tutto ciò che hai seminato
sopravviverà in eterno
solo l’amore che hai dato
CREDITI
AUDIO
Setak: Voce, Cori, Chitarre Acustiche ed Elettriche, Chitarra Classica, Banjo
Simone Cristicchi: Voce
Fabrizio Cesare: Tastiere, Basso, Chitarre Acustiche ed Elettriche, Bongos
Luca Trolli: Batteria
Simone Scifoni: Shaker
VIDEO
Riprese e regia: Giuseppe La Rosa
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