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L’ARTE DELLA FUGA di SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET apre la VI ed. di DANZA IN RETE FESTIVAL. Prima Assoluta il 25/2 a Vicenza

MAURO ASTOLFI/ SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET

L’ARTE DELLA FUGA

25 febbraio
Teatro Comunale di Vicenza
Prima Assoluta

Una produzione Spellbound
con il contributo del Ministero della Cultura
in coproduzione con
Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Comunale di Modena

Spettacolo di apertura della VI edizione di
DANZA IN RETE FESTIVAL | Vicenza – Schio

(Spellbound Contemporary Ballet – L’arte della fuga_ph.Andrea Caramelli)

(Spellbound Contemporary Ballet – L’arte della fuga_ph.Andrea Caramelli)

Debutta in Prima Assoluta sabato 25 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza la nuova creazione di Spellbound Contemporary Ballet, firmata dal coreografo Mauro Astolfi, che interpretauna delle più emblematiche opere di Johann Sebastian Bach: L’Arte della Fuga.

Lo spettacolo apre la sesta edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, il festival, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme. Titolo di questa sesta edizione: Moving Souls. Il festival si avvale della direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua; è riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura ed è realizzato con il supporto della Camera di Commercio di Vicenza.

Fra le realtà italiane di danza contemporanea più apprezzate e attive sul piano internazionale, Spellbound Contemporary Ballet torna dunque a confrontarsi con la musica classica, un dialogo ricorrente nella produzione della compagnia. “Relazionarsi con i grandi compositori della storia non è qualcosa che ha a che fare con il passato ma, al contrario, significa confrontarsi con autori eternamente contemporanei. Le opere classiche, quindi, costituiscono una risorsa inesauribile, in grado di raccontare ed esaltare qualsiasi creazione” afferma Astolfi che, per sviluppare e approfondire il suo rapporto d’amore per il celebre compositore tedesco, si è lasciato affascinare dall’enigmatica raccolta di composizioni, nota anche per essere rimasta incompiuta e senza indicazioni di un organico strumentale specifico.

Partendo dall’interpretazione de L’Arte della Fuga come opera “pitagorica” proposta dal violoncellista, matematico e classicista Hans-Eberhard Dentler,  Astolfi si concentra sul concetto di “fuga” nella sua accezione di “volo”, sia in riferimento alle frasi musicali sia come movimento, non tanto di ascesa al Divino ma verso un Altrove. Ma più che in senso metafisico, la creazione di Spellbound Contemporary Ballet si attesta su una dimensione più esistenziale: “Una fuga è “fatta ad arte” se nessuno se ne accorge. Se anziché scappare da qualcosa o qualcuno, mi confondo con gli altri, mi vesto come loro, uso le loro parole. La mia fuga in realtà è un’antifuga, è piuttosto una prospettiva. È il mio bisogno di guardare la vita con altri occhi. È importante scappare ogni tanto, mi aiuta ad accendere la luce su qualche “zona buia” ma non serve per rimuovere o dimenticare: la consapevolezza di quello che sono, infatti, rimarrà all’interno della mia mente per sempre, anche quando la fuga sarà finita” sostiene Astolfi.

L’enigmaticità e l’incompiutezza che caratterizzano l’opera di Bach sono le due traiettorie entro le quali si muove la riflessione del coreografo di Spellbound. Se, come dice Aristotele nella Poetica, il principio dell’enigma è quello di collegare l’ovvio con l’impossibile, è proprio in mezzo a questi due termini, secondo Astolfi, che si manifestano le molte strade che decidiamo di percorrere durante la nostra vita, le possibilità, cioè, di fuga dal pre-stabilito. Allo stesso modo, l’incompiutezza è il perno centrale dei personaggi più marcati presenti in scena, creature mosse da un incessante vagare alla continua ricerca di un’identità. In questo percorso fra enigmaticità e incompiutezza, dall’originaria ispirazione classica la nuova produzione di Spellbound Contemporary Ballet trae il più forte legame con la condizione umana del mondo contemporaneo.

CREDITI

Coreografia Mauro Astolfi

Interpreti Lorenzo Capozzi, Alessandro Piergentili, Miriam Raffone, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Anita Bonavida, Martina Staltari
Assistente alla coreografia Alessandra Chirulli
Musica J.S. Bach
Musica originale Davidson Jaconello
Disegno luci Marco Policastro
Costumi 
Anna Coluccia
Set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro
Realizzazione scene Scenario

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET

Prodotta da Associazione Spellbound, Spellbound Contemporary Ballet nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione. Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano  internazionale,  convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe. L’esperienza di oltre 25 anni  in ambito professionale  ha rafforzato  il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di  produzione e gestione con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione. Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visioneplurale.Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente,  abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa, Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival; “La Mode”, installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell’ottobre  2016; la performance installazione  “Re-Mark” a cura del coreografo Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza; il recente progetto “Collapse” a firma di Francesco Sgrò , la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg e in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush; Spellbound 25 a firma di Astolfi, Morau, Goecke in occasione del venticinquennale della Compagnia e “We us and other games” a firma dell’artista serba Dunja Jocic coprodotto da Bolzano Danza. Dal 2000 Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura che dal 2022 riconosce le attività dell’associazione come Centro Nazionale di Produzione della Danza unendo all’impegno produttivo le programmazioni sui palchi romani del Teatro Palladium e Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Info

www.festivaldanzainrete.it
www.facebook.com/festivaldanzainrete
www.instagram.com/festival_danzainrete

Biglietti

Disponibili presso la biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15

Online sul sito del teatro https://www.tcvi.it/

Intero: 37 euro
Ridotto over 65: 32,00 euro
Ridotto under 30: 21,00 euro