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J.P. BIMENI, da rifugiato a re del soul. Parte da Roma il 10 ottobre il tour di “Free me”

DA RIFUGIATO A RE DEL SOUL

J.P. BIMENI IN TOUR DA ROMA IL 10 OTTOBRE CON L’ALBUM DI DEBUTTO “FREE ME” “CANTO IL MIO DESIDERIO DI LIBERTÀ”

Di famiglia reale, fugge dal Burundi a soli 15 anni. Miglior album dell’anno per BBC 6 Music e Uk Vibe Moko e una voce in cui risuona l’anima dell’Africa, l’artista calca i palchi più prestigiosi: il 10 ottobre nella Capitale; l’11 a Sacile; il 12 a Firenze; il 15 novembre a Parma, il 16 a Venezia Mestre.

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10 OTTOBRE: ROMAEUROPA FESTIVAL – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA – ROMA
11 OTTOBRE: IL VOLO DEL JAZZ – TEATRO ZANCANARO –  SACILE
12 OTTOBRE: MUSICA DEI POPOLI –  FLOG –  FIRENZE
16 NOVEMBRE: CANDIANI GROOVE – CENTRO CULTURALE CANDIANI –  VENEZIA MESTRE
17 NOVEMBRE: BAREZZI FESTIVAL – AUDITORIUM PAGANINI – PARMA

 

crediti_Tomoko Suwa-Krull

Da rifugiato a re del soul, con una voce che ricorda il primo Otis Redding.

J.P. Bimeni torna in Italia – dopo gli applausi raccolti quest’estate al Jova Beach Party – per calcare i palchi dei festival più prestigiosi con la sua band The Black Belts. Per la prima volta nella Capitale, inizia con Romaeuropa Festival per la rassegna Diasporas il 10 ottobre (Auditorium Parco della Musica); l’11 ottobre a Sacile per Il volo del Jazz (Teatro Zancanaro); il 12 ottobre a Firenze per  Musica dei Popoli (Flog); il 16 novembre a Venezia Mestre per Candiani Groove (Centro Culturale Candiani), per chiudere il 17 novembre a Parma per il Barezzi Festival (Auditorium Paganini).

Deep soul all’ennesima potenza, l’artista presenta l’album di debutto “Free me” (Tucxone Records/Self) già eletto miglior album dell’anno da BBC 6 Music e Uk Vibe Moko. Un disco in cui risuona con potenza l’anima dell’Africa e un’atmosfera unica, che forse solo chi ha sofferto veramente può davvero interpretare. Le canzoni di J.P. Bimeni ci parlano di amore e perdita, speranza e paura, con la consapevolezza tipica delle vite messe innumerevoli volte alla prova. Alle jam funk si susseguono profonde e accorate ballad provenienti dal southern soul. Che si tratti del funk di “Honesty”, della ribelle e ispirata “Fade Away” o della commovente “I Miss You”, ogni volta Bimeni sa sorprendere l’ascoltatore grazie all’incredibile profondità della sua estensione vocale.

Credo che il sentimento generale di ‘Free me’ sia il mio intenso desiderio di sentirsi liberi emotivamente, fisicamente e spiritualmente. Nella vita a volte capita di sentire di volere di più, capire che ci manca qualcosa. È un vuoto che qualcuno riempie con cose materiali, mentre altri cercano una risposta attraverso la conoscenza intellettuale o un viaggio spirituale. Da sempre l’umanità sente il bisogno di conoscere lo scopo ultimo della vita, in molti elaborano le proprie interpretazioni. Per quanto mi riguarda, la vita è semplicemente il nudo desiderio di sentirsi liberi. Che sia attraverso il pensiero intellettuale, spirituale, o con l’espressione creativa, io sto percorrendo quel viaggio di ricerca”.

J.P. Bimeni discende dalla famiglia reale burundese ma già all’età di 15 anni è costretto a fuggire dal suo Paese in seguito allo scoppio della guerra civile, sopravvivendo miracolosamente a ben due attentati. Si rifugia nel Regno Unito e dopo qualche anno in Galles si stabilisce a Londra. Nella Capitale del Regno Unito abbraccia le infinite possibilità musicali che la città offre: jam session con la band di Roots Manuva, serate open mic insieme ai Noisettes e un incontro con una Adele all’epoca adolescente. A portarlo verso la strada che ancora oggi sta percorrendo è stato l’invito, nel 2013, ad unirsi alla tribute band ufficiale di Otis Redding. Partecipando, nel 2017, come ospite del gruppo funk Speedometer ad uno show in Spagna viene notato dalla Tucxtone Records che lo mette subito sotto contratto e dà inizio al suo progetto insieme ai The Black Belts, la sua attuale band. Il fatto che, come migrante, abbia vissuto un’esistenza fuori dall’ordinario e viva per raccontare questa storia rende le sue canzoni ancor più cariche di significato: “Quando mi trovavo sospeso tra la vita e la morte, dopo che mi spararono, chiamarono un prete per darmi l’estrema unzione – ricorda l’artista – Ho guardato il prete e ho detto ‘Sento che non morirò. Sento che vivrò a lungo, conoscerò il mondo e proverò a me stesso che il mondo non è soltanto odio e violenza’”.

LE DATE

10 OTTOBRE: ROMAEUROPA FESTIVAL – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA – ROMA

Via Pietro de Coubertin, 30

Ore 21 – da 15 a 25 € – doppio concerto con Alsarah and the Nubatones Link acquisto on line

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11 OTTOBRE: IL VOLO DEL JAZZ – TEATRO ZANCANARO –  SACILE

Viale Zancanaro, 26 – Sacile PN

Ore 21 – Biglietto 20 €

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12 OTTOBRE: MUSICA DEI POPOLI –  FLOG –  FIRENZE

Ore 21,30 – Biglietto intero 13 € + costi prev. Link acquisto on line

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16 NOVEMBRE: CANDIANI GROOVE – CENTRO CULTURALE CANDIANI –  VENEZIA MESTRE

Piazzale Luigi Candiani, 7

Ore 21 – Biglietto intero 16 € Link acquisto on line

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17 NOVEMBRE: BAREZZI FESTIVAL- AUDITORIUM PAGANINI – PARMA

Centro Congressi – Sala Ipogea

Ore 21 – Biglietto 17 € Link acquisto on line