FUSAIFUSA
Live
Venerdì 27 settembre, Milano @BIKO
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Sabato 28 settembre, Torino – Festival delle arti popolari @Magazzino sul Po
Ingresso gratuito
Opening act: Dj Kandirali
Ascolta Lamana:
https://orcd.co/fusaifusa_lamana_album
(FusaiFusa)
Il loro debutto è un ipnotico vortice di amore e liberazione, suoni antichi ed elettronica.
Valeria Rusconi, Robinson
Un lavoro estremamente consigliato, sia per la bellezza e profondità musicale, sia per il suo urgente messaggio di trovare una trama comune a tutte le storie del mondo.
Francesco Stumpo, Blogfoolk
Dopo l’uscita lo scorso marzo dell’album di debutto dal titolo Lamana e le prime date live, il travolgente ensemble musicale FusaiFusa arriva in concerto il 27 settembre a Milano al Biko e il 28 settembre a Torino, al Magazzino sul Po, per il Festival delle arti popolari.
I FusaiFusa si muovono all’incrocio fra sonorità mediorientali e afro beat, ritmi maghrebini ed elettronica, sufismo e cultura tradizionale sub-sahariana. Il gruppo nasce nell’alveo della frizzante scena animata dal Locomotiv Club di Bologna, grazie all’incontro fra tre artisti talentuosi: il compositore e polistrumentista curdo-siriano Ashti Abdo, il percussionista e producer elettronico tunisino Taha Ennouri e il cantante e autore di musica Sufi, anch’egli tunisino, Ali Belazi; a cui si aggiunge alla formazione live, al basso, il palermitano Federico Gueci.
Il nome della band deriva da un termine arabo che rimanda al concetto di mosaico, a rimarcare l’attitudine condivisa a creare ponti fra suoni diversi e battiti eterogenei, a riunire molteplici sensibilità in una visione della musica (e della vita) improntata all’armonia fra le parti e alla connessione con il tutto. Lamana, il titolo all’album, è invece un’affascinante ma intraducibile parola araba che descrive la forza profonda di affidare qualcosa di inestimabile a qualcuno, evocando i concetti di cura e di fiducia. Lamana è così la musica stessa, che per i FusaiFusa è un tesoro da custodire e condividere con il mondo. Nell’album si susseguono ritmi ossessivi, incursioni elettroniche e suadenti melodie, fino ad arrivare a una dimensione più mistica e spirituale come nella rilettura del brano L’ombra della luce del Maestro Franco Battiato che più di tutti, nella cultura italiana ed europea, si è avvicinato al sufismo e alla cultura araba. Ascolta Lamana (Locomotiv Records): https://orcd.co/fusaifusa_lamana_album
Apre i concerti il dj live-set di Dj Kandirali, moniker di Sergio Dileo, polistrumentista, compositore e arrangiatore, con la passione per i viaggi e per le musiche di tradizione orientale e nordafricana. Attivo da oltre vent’anni ha collaborato negli anni con Nu Genea, Sandro Joyeux, Daniele Sepe, tra gli altri. Da Napoli a Izmir, passando per Marrakech, Istanbul, Algeri, Bucarest, Tirana: il suo live dj set è un mix intrigante di sapori orientali, balcanici e africani, dove clarinetto e percussioni dal vivo si incastrano alla perfezione su beat moderni e sonorità ancestrali.
Info
Venerdì 27 settembre, ore 22 |Milano
Biko (Via Ettore Ponti 40) – Ingresso 10 euro | Biglietti
Sabato 28 settembre, ore 21 | Torino
Magazzino sul Po, Festival delle arti popolari (Via Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione 18) – Ingresso gratuito
Bio
Ashti Abdo è un cantante, polistrumentista e compositore curdo, nato ad Aleppo e cresciuto ad Afrin. La sua passione per la musica nasce durante l’infanzia trascorsa tra le colline del suo villaggio, immergendosi nelle storie e canzoni degli anziani e nei suoni della natura. Da bambino, ha appreso a cantare ninne nanne tradizionali a sua sorella e a suonare lo strumento tipico curdo, il tembûr (saz), con suo fratello. Dopo essersi trasferito in Italia da adolescente, Ashti ha continuato a suonare il tembûr in modo autodidatta e ha iniziato a esibirsi come artista solista. Nel 2012 si è unito all’ensemble Domo Emigrantes, portando nel gruppo suoni e texture tipiche del Medio Oriente. Questo incontro lo avvicinò ai ritmi tipici del Sud Italia e all’uso di strumenti come il marranzano e i tamburi a cornice. Dal 2014 suona saz, mandolino e percussioni nell’ensemble Piccola Banda Rebelde canta De André. Nel 2015 Ashti ha collaborato con Angelo Petraglia e Francesco Forzani per creare Beja: “la musica, il racconto, la guerra”, un progetto di improvvisazione musicale basato su una personale interpretazione dell’esperienza di guerra. Nel 2018 ha vinto il premio DoReMiFaSud, una competizione che promuove l’integrazione e il dialogo tra diverse culture musicali. Ospite solista al Teatro Massimo di Palermo in occasione del Concerto di Capodanno del 2020, accompagnato dall’Orchestra del Teatro Massimo diretta dal maestro Omer Meir Wellber e dal coro diretto da Ciro Visco. Tra i progetti più recenti, il trio con Manuel Buda e Fabio Marconi con cui ha pubblicato gli album Karsilama e Oltremura, e il gruppo FusaiFusa, ai quali affianca parallelamente la sua attività solista.
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Musicista, batterista/percussionista e compositore di musica elettronica, Taha Ennouri è stato attivo nella scena musicale alternativa tunisina. Fin da giovane, ha preso parte a diversi progetti musicali che abbracciano una vasta gamma di generi, dalla sperimentazione al rock, dal reggae alla musica nord-africana, fino all’electro-dub. Tra i suoi progetti più significativi figurano Trig, Chabbouba Stambeli Urbain, Hiya wal Aalam e Gultrah Sound System, ognuno dei quali ha contribuito a plasmare la ricca tessitura musicale dell’artista. Il suo approccio alla musica è intriso di un profondo interesse per la diversità delle culture globali e le loro molteplici espressioni musicali, cercando di tradurre queste influenze in un linguaggio sonoro unico e personale. Abbracciando la sperimentazione e l’eclettismo, Taha Ennouri continua a estendere la sua ricerca nel mondo del suono e delle percussioni, sia in solo, con il suo moniker ArkTah’, sia in gruppo, con il progetto FusaiFusa.
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Ali Belazi è un percussionista, paroliere in arabo e cantante di origini tunisine. Si avvicina alla musica in giovane età, immergendosi negli ambienti legati alla tradizione musicale Sufi, alla musica popolare e folkloristica. In seguito, ha dato vita a progetti musicali come Yamam e Strava, che lo hanno visto cimentarsi con diversi stili e generi. La sua collaborazione pluriennale con Mizrap Band ha ulteriormente arricchito il suo bagaglio musicale e consolidato la sua reputazione come musicista eclettico e estroso. Dopo il suo arrivo in Italia, Ali Belazi ha deciso di portare avanti il suo percorso musicale, cercando di unire culture e tradizioni diverse attraverso progetti in cui la dimensione dell’incontro è preminente: la profonda comprensione della musica Sufi e delle radici musicali tunisine si riflettono nella sua missione di creare un ponte musicale tra mondi culturali apparentemente lontani.
Info
https://www.instagram.com/fusaifusa/
https://www.facebook.com/fusaifusaband
https://www.instagram.com/locomotivrecords_/
https://www.facebook.com/locomotivrecords.bologna