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COLOMBRE: REALISMO MAGICO IN ADRIATICO è il nuovo album per Bomba Dischi. Immediato e profondo, tra realtà e immaginazione

COLOMBRE

Esce oggi 31 marzo 

Realismo magico in Adriatico

il nuovo album per Bomba Dischi

Ascoltalo qui: https://bombadischi.lnk.to/realismomagicoinadriatico

cover – foto di Alessandro Ruggieri – grafica di Valerio Bulla

Colombre – foto di Alessandro Ruggieri

Colombre – foto di Alessandro Ruggieri

Un disco in bilico tra la realtà e l’immaginazione, tra la vita e il sogno. Un album dove le apparenze ingannano, sono acque chete che nascondono flutti agitati, inquieti, stranianti.

Realismo magico in Adriatico è il nuovo album di Colombre, in uscita oggi venerdì 31 marzo per Bomba Dischi.

Ascoltalo qui: https://bombadischi.lnk.to/realismomagicoinadriatico

Anticipato dai singoli Niente è come sembra, Durerebbe un’ora e Io e te certamente, impreziosito dalle collaborazioni con Maria Antonietta e Franco 126, è un disco su cui galleggiare lievemente ma che al tempo stesso è capace di immergersi a fondo nei pensieri e nelle emozioni, traducendoli in canzoni all’apparenza semplici e immediate, ma capaci di nascondere un mondo sommerso ricco di sfumature da scoprire.

Realismo magico in Adriatico ha quel sound etereo e immediato, che cela una grande attenzione a ogni dettaglio testuale e sonoro, e quell’amore per i giochi e le sperimentazioni sonore che rendono da sempre Colombre – al secolo il cantautore e produttore di Senigallia Giovanni Imparato – immediatamente riconoscibile.

Un disco che gioca con il vedo/non vedo, scegliendo una specifica chiave di lettura della realtà, esplicitata fin dal titolo. Una visione del mondo che prima di Colombre ha affascinato intellettuali e artisti come Jorge Luis Borges, Giorgio De Chirico, Massimo Bontempelli fino a Dino Buzzati: il realismo magico.

L’idea del realismo magico ha preso forma guardando da una certa distanza le canzoni, una volta scritte, racconta il cantautore. I racconti spesso partivano dalla realtà, ma diventavano misteriosi e magici, pieni di sfumature inquietanti.

Colombre ha affiancato a questo sguardo un paesaggio preciso: quello del suo mare, l’Adriatico.

L’Adriatico è un luogo geografico reale, di provenienza e di appartenenza, quasi il simbolo della realtà più di provincia e defilata. spiega l’artista. Un luogo simbolico che spesso nasconde sotto la superficie di una calma apparente energie, emozioni e segreti capaci di destabilizzare e di esplodere quando meno te lo aspetti. Forse non a caso Shakespeare ne “La bisbetica domata” lo descrive come il mare più pericoloso del mondo: un mare piccolo, innocuo, dalle acque bassissime, ma che nasconde un carattere inquieto in equilibrio sempre precario, dove le tempeste nascono all’improvviso.

Proprio in questa apparente tranquillità si manifesta infatti quella magia che trasforma il reale in qualcosa di misterioso e a tratti anche inquietante, sicuramente inafferrabile.

Un luogo dove niente è come appare, o non lo è quasi mai.

Colombre dà forma a un album profondo come il mare, che tra le note e le parole della sua liscia superficie nasconde la magia delle mille increspature dell’anima, in tutta la loro abissale intensità. Nove brani di un pop accattivante e ricercato, ricco di sorprese e soluzioni sonore originali e impreviste, a volte anche stranianti, che incornicia testi capaci di toccare tematiche penetranti e mai banali.

L’unione perfetta tra le anime dei lavori precedenti dell’artista, Pulviscolo Corallo: se dal primo album riprende la spontaneità del sound, delicato e sognante, dal secondo recupera la compattezza sonora, creando un amalgama perfetto e irresistibile all’ascolto.

È musica leggera, ma in fondo non così tanto.

Sono canzoni in cui è tutto evidente, ma forse non lo è nulla. Canzoni dalla superficie limpida su cui è facile specchiarsi ma in cui poi è necessario tuffarsi, per vedere ciò che il mondo che nascondono sotto il pelo dell’acqua.

SCHEDA ALBUM

Il disco si apre con Midollo, dove le stramberie musicali di una chitarra che si muovono su una melodia pulita e chiara circondano parole che riportano l’inquietudine e l’impossibilità di avere tutto sotto controllo in una situazione difficile, facendo venire voglia di implorare quasi una magia per andare lontano, magari su uno scoglio. In Più di prima, avvolto in una melodia catchy e ariosa spruzzata di sonorità saltellanti, Colombre insieme a Franco126 racconta invece di come un ricordo, incastonato nel mare blu della mente, può riaffiorare all’improvviso, magari attraverso l’ascolto di una canzone senza tempo. Quel ricordo però ritorna a galla quando non dovrebbe, e per questo poi si immagina di cederlo magicamente a un altro, perché provocherebbe un dolore ingestibile. Qualche specie d’amore è una ballata intima e dolce che nasce da un delicato pianoforte e fiorisce tra archi evocativi cantando come l’amore nasconda sempre dei segreti necessari per essere duraturo: qualche specie d’amore si mantiene intatto solo sotto la cenere. Io e te certamente nasce dalla penna di Maria Antonietta per poi trovare la sua piena realizzazione con l’arrangiamento e la produzione di Colombre e nell’intreccio delle loro voci. Un dialogo in cui per magia gli scenari cambiano all’improvviso, e le cose si confondono: così saremo felici nei nostri vestiti, senza vestiti e in quelli degli altri. La sola certezza è la fierezza di restare io e te certamente, gli illusi di sempre, sempre fedeli a se stessi. Tra i giochi sonori che popolano Maledizione invece, emerge il chiaroscuro delle cose dette e non dette o mal capite, che genera un’incapacità di comunicare. Anche un semplice confronto diventa troppo spesso un litigio che ti fa perdere la voce: a volte l’innocuo Adriatico scatena tempeste pericolose, quando meno te lo aspetti. Durerebbe un’ora, con il suo sound venato di un r’n’b morbido e scuro, plasma un racconto dai contorni liquidi in uno spazio-tempo non definito, dove realtà e immaginazione si confondono: un incontro notturno e casuale, da cui scaturisce un sentimento potente ma destinato a dissolversi, o forse mai esistito. In Allucinazioni, canzone scritta pensando a Mirko Bertuccioli (I Camillas), Colombre racconta come la vita sia piena di allucinazioni, a tal punto che a volte ti sembra di scorgere tra la folla qualcuno che hai definitivamente perso. Naturale invece rivela il segreto per tornare a vedere il mare da una stanza quando gli altri proiettano su di te le loro altissime aspettative: continuare a giocare fregandosene. Infine Niente è come sembra, traccia scritta per la serie Netflix “Odio il Natale”, che parla di come non ci si accorge che quello che si stava cercando in realtà era proprio davanti agli occhi, e ci si rende conto del tempo sprecato e delle carezze non date.

Annunciate anche le prime date del tour di presentazione del disco, organizzato da Panico Concerti: si comincia il 15 aprile al Monk Club a Roma per poi proseguire il 21 al Locomotiv Club a Bologna, il 27 all’OFF TOPIC a Torino, il 28 al Lumiere a Pisa e il 28 maggio al MI AMI Festival a Milano.

Tracklist

1- Midollo

2- Più di prima (feat. Franco 126)

3- Qualche specie d’amore

4 – Io e te certamente con Maria Antonietta

5- Maledizione

6- Durerebbe un’ora

7- Allucinazioni (“It’s a wonderful keyboards endless”)

8- Naturale

9- Niente è come sembra

Bio

Colombre è Giovanni Imparato. Come il mostro marino del racconto di Buzzati, da cui prende il nome, affiora dall’acqua pubblicando nel 2017 l’album “Pulviscolo” (Bravo Dischi). Il disco, preceduto dal singolo “Blatte”, arricchito dal prezioso featuring di IOSONOUNCANE, ha ottenuto attenzione e consensi da pubblico e critica, ed è stato candidato nella cinquina del Premio Tenco come miglior opera prima. Questa accoglienza ha permesso al cantautore di Senigallia di intraprendere un tour in tutta Italia di più di novanta concerti, tra il 2017 e 2018, aprendo anche concerti di Mac DeMarco, De Gregori e Luci della Centrale Elettrica. Nel 2018 co-produce e arrangia il disco “Deluderti” (La Tempesta Dischi)

della cantautrice Maria Antonietta, con la quale aveva già collaborato alla produzione del suo disco precedente “Sassi” (La Tempesta Dischi). Vince il premio “Super MEI Circus” come miglior artista indipendente giovane dell’anno, e il brano “Pulviscolo” è colonna sonora del cortometraggio di Cosimo Alemà “Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi” presentato alla Settimana Internazionale della Critica del 75^ Festival del Cinema di Venezia.

Nel 2019 Calcutta lo invita a prendere parte al tour di “Evergreen” come chitarrista.

Nel marzo 2020 pubblica il suo secondo disco, “Corallo” (Bomba Dischi): tre canzoni diventano colonna sonora della serie Netflix “Summertime”. Nell’autunno dello stesso anno partecipa al progetto “Rifilastrocche in cielo e in terra” disco che fa rivivere le favole scritte da Gianni Rodari e il cui ricavato va in beneficenza all’Associazione “Con i bambini”. Il 31 marzo 2021 esce “Il sole non aspetta” canzone inclusa nel vinile di “Corallo” assieme alla cover di “Tu sei l’unica donna per me” di Alan Sorrenti. A questa release fa seguito un tour estivo in tutta Italia. Nel 2021 co-produce e arrangia il disco d’esordio di Chiello “Oceano Paradiso”, certificato disco d’oro. Nell’estate del 2022 si occupa della produzione del live, e partecipa come chitarrista. Nella primavera del 2022 registra in studio alcune chitarre per il nuovo disco di Alan Sorrenti, con il quale si esibirà live per un concerto speciale al Mi Ami Festival. A dicembre del 2022 esce “Niente è come sembra”, canzone scritta per la serie Netflix “Odio il Natale”. Il 24 febbraio esce “Durerebbe un’ora” e il 24 marzo “Io e te certamente” con Maria Antonietta, singoli che anticipano l’album “Realismo magico in Adriatico” fuori il 31 marzo per Bomba Dischi.

LE PRIME DATE DEL TOUR

15.04 Roma – Monk Club
21.04 Bologna – Locomotiv Club 
27.04 Torino – OFF TOPIC
28.04 Pisa – Lumiere
28.05 Milano – MI AMI Festival

Info:

IG:colombre_giova

FB: https://www.facebook.com/colombregiova

Bomba Dischi

www.bombadischi.it

Panico Concerti

Giuseppe.cernera@panicoconcerti.it