ceneri
Esce oggi
Ladro
Il nuovo singolo che anticipa l’ep d’esordio Nello spazio che resta in uscita il 20 maggio per peermusic ITALY
Ascoltalo qui: https://lnk.fu.ga/ladro
Cover Ladro
ceneri (c) Blue Chips Studio
Dopo Notturno e Fiato corto esce oggi giovedì 7 aprile Ladro,il nuovo singolo di ceneri, terzo estratto dall’ep di esordio in uscita il 20 maggio per peermusic ITALY dal titolo Nello spazio che resta.
Ascoltalo qui:https://lnk.fu.ga/ladro
La canzone prodotta dai B-Croma (Rocco Giovannoni e Marco Spaggiari) racconta della paura di dimenticare, del perdersi nella frenesia dei giorni che scorrono facendo scivolare via il presente. E quando te ne accorgi è ormai troppo tardi. “Ladro mi ricorda l’importanza di sapersi fermare e immortalare il momento presente per non dimenticarlo più”, racconta così il brano ceneri.
Sonorità pop, echi drum and bass e un beat in crescendo avvolgono con delicatezza la voce morbida e calda di Irene. Non resta che abbandonarsi e lasciare andare via ogni inquietudine.
BIO
Irene Ciol, in arte ceneri, è una cantautrice friulana classe 2000. Ha sempre studiato grafica, arte e lingue, ma con il passare del tempo si è avvicinata sempre di più al mondo musicale, una realtà che le ha permesso di trovare nel canto e nella scrittura un modo per dialogare, raccontarsi ed esprimersi.
Crediti
Scritto da: Irene Ciol
Prodotto da: Rocco Giovannoni, Marco Spaggiari
Testo
È semplice
E per questo così complesso
Senza radici
Come un fiore in un vaso di vetro
Certe cose non le decidi
Scegli come conviverci dentro
Smussa gli spigoli vivi
Forza un altro lucchetto
Come un ladro col passamontagna
Ho bagliori attorno a me
E non ho nulla da perdere
Uso lampioni come riflettori
E si lo so ho ancora sbalzi dʼumore
Ma questi interruttori
Non li voglio spegnere
Mi sento un ladro nel mio stesso passato
Ma chi sto derubando poi?
Mi sento un ladro nel mio stesso passato
Ma con cosa rimango poi?
Corro controluce
A passo veloce
Chiasso nel torace
Abbasso il volume ma non si riduce
Il ritmo aumenta
Rallenta di nuovo
Come se mi muovessi
A forza dentro ad una foto
Sotto questa giacca enorme
Sembro un palazzo in ristrutturazione
E potevo riempire un paese
Con le persone che portavo dentro il petto con me
Ho le ciglia e la gola entrambe annodate
Ho le dita incrociate a tratti i pugni chiusi
Le luci mi rincorrono
Ma non gareggio per un podio
Mi, mi, mi sento un ladro
Ma con cosa rimango poi
Mi, mi, mi sento un ladro
Ma con cosa rimango poi
Contatti Peer music: milan@peermusic.com