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BOMBINO: IL 20 OTTOBRE OSPITE DELLA 40°EDIZIONE DEL PREMIO TENCO AL TEATRO ARISTON DI SANREMO

Musicalista è orgogliosa di annunciare che Bombino il nomade del rock, sarà ospite del Premio Tenco giovedì 20 ottobre. Al tema delle migrazioni e dell’integrazione fra i popoli sarà riservato uno spazio importante della 40° edizione del Premio Tenco, la rassegna della canzone d’autore, in programma dal 20 al 22 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo.

Compositore e chitarrista desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.

Astro nascente del desert blues, Bombino, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg, a Bombino. Il documentario gli offrirà la possibilità di andare in America e di pubblicare l’album Agadez, che finisce nelle mani di Dan Auerbach (The Black Keys) che ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad (Nonesuch / Warner).

Accolto straordinariamente da pubblico e critica, Nomad è arrivato al primo posto su iTunes, ed è entrato nella classifica dei migliori 50 album del 2013 di Rolling Stone America e dell’autorevole Npr Radio. Il primo aprile è uscito Azel, il terzo album in studio, registrato lo scorso autunno a Woodstock – cosa non priva di significato per un artista che considera Jimi Hendrix e Carlos Santana due delle sue maggiori fonti di ispirazione – nello Applehead Studio per la Partisan Records, sotto la guida di Dave Longstreth dei Dirty Projectors.

Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali da Coachella Festival a Pistoia Blues, e nascono collaborazioni di tutto rispetto, tra cui quella con Keith Richards, Lorenzo Jovanotti e Jose Gonzales, per citarne alcuni.