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ARCHIVISSIMA | dal 6 al 9 giugno 2024 | Archivio Carlo Scarpa, Verona

 

Dal 6 al 9 giugno 2024

L’ARCHIVIO CARLO SCARPA
La passione per il disegno e l’architettura

 

Nuovo sito internet e nuovo logo

online in anteprima per
La Notte degli Archivi
venerdì 7 giugno 2024


(Carlo Scarpa al lavoro. Foto di R. Gambato, 1975, credit Archivio Carlo Scarpa, Museo di Castelvecchio. Musei Civici di Verona)

 

Il Museo di Castelvecchio di Verona, custode di un eccezionale Archivio di disegni e documenti legati all’attività di Carlo Scarpa (Venezia, 2 giugno 1906 – Sendai, 28 novembre 1978), uno dei grandi maestri dell’architettura del Novecento,  partecipa per la prima volta ad Archivissima, unico festival nazionale dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici, che quest’anno si svolge dal 6 al 9 giugno 2024 e a La Notte degli Archivi il 7 giugno 2024 coinvolgendo un grande numero di archivi in tutta Italia.

L’edizione 2024 di ArchivissimaFestival degli Archivi – ideato e sostenuto da Promemoria e organizzato dall’associazione culturale Archivissima – sarà dedicata al tema delle “passioni”; quattro giorni per scoprire, raccontare, approfondire i patrimoni culturali, le collezioni, la storia degli archivi. Il Festival sarà ulteriormente arricchito dalla programmazione di Archivissima EXTRA. La Notte degli Archivi è patrocinata dall’ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana.

 

(Carlo Scarpa, Sacello, Prospetto frontale, pianta e dettaglio al vero per il rivestimento esterno del Sacello, 1962-1964, 
Grafite, pastello giallo, rosso, arancio, azzurro, rosa e biro rossa su cartoncino. 432 x 632 mm. Inv. 31682, 
credit Archivio Carlo Scarpa, Museo di Castelvecchio. Musei Civici di Verona)

Per questa prima occasione il museo veronese, con l’Archivio Carlo Scarpa, non poteva che raccontare le passioni per l’architettura e il disegno del celebre Maestro veneziano, attraverso la visione online dei suoi progetti che sono in grado di veicolare l’estro creativo e progettuale di Scarpa, che soleva dire: «voglio vedere le cose, non mi fido che di questo. Voglio vedere, e per questo disegno. Posso vedere un’immagine solo se la disegno».

l’Archivio online presenterà in anteprima, attraverso un video visibile sul canale YouTube dei Musei Civici di Verona e sui suoi canali social, la nuova veste grafica del sito che dopo oltre 20 anni si rinnova per rispondere alle esigenze sempre più attuali di accessibilità e cyber security, con contenuti organizzati in modo ordinato, gradevole e semplice sia da PC che da Smartphone. Con la nuova piattaforma, fruibile a partire dal 7 giugno 2024 in occasione de La Notte degli Archivi 2024, gli utenti potranno consultare il materiale grafico in altissima risoluzione e cogliere ogni minimo dettaglio dei progetti di Carlo Scarpa, avendo inoltre la possibilità di scaricare gratuitamente una selezione di disegni del rilievo del complesso monumentale di Castelvecchio. Si tratta di una agevolazione rivolta soprattutto agli studenti di architettura e ai ricercatori, che avranno così a disposizione una base di lavoro per la loro progettualità e per sviluppi di ricerca trasversali: dall’ampliamento del percorso espositivo alla valorizzazione di quello esistente.

Il sito archiviocarloscarpa.it è stato creato per preservare e divulgare la ricca eredità di questo eccezionale Maestro dell’architettura italiana del dopoguerra e per poterne consentire l’accesso, in tempo reale agli addetti ai lavori e agli appassionati di tutto il mondo che possono consultare oltre 4500 disegni. Online dal 2003, il sito web ha avuto in media 15.800 visite all’anno, di cui circa il 42% provenienti dall’estero.

Grazie agli investimenti della Regione del Veneto, alla collaborazione del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e dell’Università IUAV di Venezia il sito dell’Archivio si è arricchito negli anni di disegni, foto, rilievi e video. Sono entrati virtualmente, infatti, nell’Archivio i disegni relativi a casa Ottolenghi e alla Banca Popolare di Verona, di proprietà della Fondazione MAXXI e conservati all’Archivio di Stato di Treviso, quelli provenienti dalle falegnamerie Anfodillo di Venezia, conservati al MAK di Vienna, e quelli sulla produzione dei mobili per Gavina dall’archivio privato di Sandro Bagnoli. A questi si aggiungono generose donazioni da parte di privati ex collaboratori o clienti del maestro veneziano.

Inoltre, il restyling del sito è stato l’occasione per ideare il nuovo logo dell’Archivio Carlo Scarpa del Museo di Castelvecchio. Il logotipo è stato realizzato prendendo spunto dal sacello, che è diventato un’immagine icona dell’intervento del Maestro Scarpa. Ispirandosi alle opere di Mondrian e suggestionato dai mosaici veneziani, aveva creato un rivestimento giocato su moduli quadrati di pietra di prun colorata, lavorata liscia o bocciardata. Per stilizzare il rivestimento è stato utilizzato un disegno (inventario n. 31650) dove, per movimentare la grafica, lo stesso Scarpa pone delle sottolineature con delle linee per rappresentarne l’ombra. La fase di progettazione del logo è partita dalla ripresa puntuale di un tratto del sacello, poi limata e pulita per arrivare a un disegno dalle forme essenziali e suggestive. Il logo, frutto del lavoro dell’ufficio Grafica dei Musei Civici di Verona – che lo ha progettato e disegnato – si inserisce nella brand identity de I MUV – I Musei di Verona.

La storia dell’Archivio Carlo Scarpa del Museo di Castelvecchio a Verona

Con il restauro e l’allestimento curati dall’architetto Carlo Scarpa tra il 1958 e il 1974, Castelvecchio si è trasformato in uno degli esempi più felici della museografia italiana del dopo guerra, tuttora preservato e diventato famoso in tutto il mondo per il suo straordinario fascino. L’importanza dei disegni di progetto del Maestro per la conoscenza del procedimento creativo e tecnico che ha portato a realizzare questo capolavoro museografico è stata evidente fin dalla prima mostra dedicata al suo magistrale intervento, curata da Licisco Magagnato e allestita da Arrigo Rudi nel 1982. In tale occasione venne presentata una selezione di tavole che permise al pubblico di avvicinarsi all’eccezionale talento di Scarpa.

Da allora l’attenzione rivolta ai disegni è cresciuta e la collezione si è arricchita. Attualmente, accoglie complessivamente circa 3600 fogli, spesso disegnati anche sul verso; di questi 1736 autografi del maestro dei quali 900 circa di proprietà della Regione del Veneto e affidati al museo per la loro conservazione e valorizzazione. Accanto alla documentazione grafica si segnala la presenza di un fondo fotografico di immagini storiche, di cantiere e scatti di maestri della fotografia che hanno voluto immortalare il Museo di Castelvecchio, sia in formato stampa che digitale. La catalogazione dei fondi dei disegni è stata propedeutica alla stampa di cataloghi scientifici e di diverse esposizioni in Italia e all’estero. A questo proposito si ricorda la mostra del 2019 Carlo Scarpa. Vetri e Disegni. 1925-1931 a cura di M. Barovier, K. Bertolaso, A. Di Lieto, C. Sonego – tenutasi sotto la Direzione di Francesca Rossi, alla guida dei Musei Civici di Verona dal 2018 – è stata dedicata al lavoro del giovane Carlo Scarpa presso la vetreria M.V.M. Cappellin e & C.

Nel 2022 l’architetto Ferruccio Franzoia, tra gli allievi e collaboratori del Maestro, ha generosamente donato al Museo di Castelvecchio il suo vasto archivio di disegni, schizzi e progetti. Un’accurata selezione di questi materiali è stata esposta in sala Boggian per la mostra I disegni di Ferruccio Franzoia e la lezione di Carlo Scarpa (30.11.22 – 30.09.23) che ha permesso di far conoscere il lavoro di una vita e la duratura influenza di Carlo Scarpa sulla sensibilità progettuale di Franzoia, prima come studente, poi come amico e collega.

Le collezioni dell’Archivio costituiscono una fonte preziosa di informazione per studiosi, ricercatori, tecnici e appassionati di architettura e museografia, e una guida per gli interventi di restauro e manutenzione ordinaria o straordinaria del Museo.

“Con l’avvicinarsi del 2026 e dei 100 anni dalla creazione del Museo a Castelvecchio – spiega la Direttrice Francesca Rossi – il team dei Musei Civici è all’opera per continuare a trasmettere il valore delle collezioni d’arte e dell’allestimento che le raccoglie, curato da Scarpa oltre sessant’anni fa e ancora straordinariamente attualecapace di comunicare e di emozionare. Mantenere in efficienza l’edificio e i servizi per i visitatori, approfondire le ricerche e gli strumenti per la conoscenza della storia del castello e del lavoro magistrale di Scarpa è tra gli obiettivi fondamentali per il futuro del museo”.

Il Museo è infatti costantemente impegnato nell’attuazione di interventi volti a migliorare l’accessibilità e i servizi di accoglienza nel rispetto della lezione scarpiana e secondo criteri di eco-efficienza energetica. Attualmente i Musei Civici stanno implementando i fogli di sala esistenti, limitati alle sole opere d’arte esposte, aggiungendovi informazioni dedicate al maestro veneziano e alla sua progettualità all’interno del percorso museale, con una speciale attenzione ai più piccoli. La presenza di un box colorato conterrà gli stimoli per il pubblico più giovane che sarà guidato da una piccola mascotte alla scoperta dei simpatici particolari del Museo. Archi, una faina così soprannominata in onore dell’Architetto Scarpa, agevolerà il rapporto con lo spazio architettonico attraverso la curiosità e il gioco. Tra gli interventi strutturali attesi vi sono, per esempio, l’adeguamento della climatizzazione e dell’illuminazione, il recupero di alcune aree del Castello, come il Mastio e Sala Boggian, una nuova aula didattica e l’incremento dei servizi igienici.

L’Archivio collabora con istituti nazionali ed esteri per progetti di ricerca e mostre, gestisce il sito www.archiviocarloscarpa.it e offre visite specialistiche su prenotazione.