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ANI DIFRANCO DOMANI 4 LUGLIO ALL’ANTEPRIMA DI VILLA ADA – ROMA INCONTRA IL MONDO

ANI DIFRANCO DOMANI 4 LUGLIO
A VILLA ADA – ROMA INCONTRA IL MONDO

L’ARTISTA STATUNITENSE PROTAGONISTA DELL’ANTEPRIMA DEL FESTIVAL

 

Considerata in tutto il mondo un’icona femminista, Ani DiFranco, vincitrice di un Grammy Award e madre del movimento DIY, sarà la protagonista assoluta dell’anteprima di Villa Ada – Roma incontra il mondo domani martedì 4 luglio al laghetto di Villa Ada. Il Festival, che animerà le serate della Capitale fino al 14 agosto, annuncerà la programmazione completa in conferenza stampa il 6 luglio alla Cappella Orsini alle ore 11,30.

L’artista statunitense presenterà a Villa Ada – unica data italiana insieme al Carroponte di Milano il 5 luglio – “Binary“, ventesimo album in studio uscito il 9 giugno. Un disco che si apre verso gli altri e ha a che fare con l’idea di non essere soli, realizzato con gli amici Maceo Parker, Gail Ann Dorsey e Justin Vernon (Bon Iver).

Ani DiFranco, conosciuta fin dagli esordi come la “Little Folksinger”, sarà sul palco accompagnata dal bassista Todd Sickafoose, dal batterista Terence Higgins, dal chitarrista Luke Enyeart, dalla cantante Chastity Brown. Ha sempre strizzato l’occhio a generi come il punk, funk, hip hop, jazz, soul, ed elettronica. Fu anche una delle prime artiste a creare una propria etichetta discografica nel 1990.

Negli anni ha collaborato con chiunque, da Utah Phillips al leggendario sassofonista R&B Maceo Parker passando per l’ineguagliabile star del pop Prince. Ha condiviso il palco con Bob Dylan, Bruce Springsteen, Pete Seeger, Kris Kristofferson, Greg Brown, Billy Bragg, Michael Franti, Chuck D., e molti altri.

I testi delle sue canzoni sono ritmici, poetici, spesso autobiografici e molto politicizzati. “Trickle Down” parla di razzismo e gentrificazione, mentre “To The Teeth” parla del bisogno di una regolamentazione sulle armi da fuoco e “In or Out” si interroga sull’etichette di genere della società moderna. Più recentemente, il singolo “Play God” del 2016 è diventato un grido di battaglia per i diritti sulla riproduzione.

Nel 2012 Rolling Stone ha detto di lei, The world needs more radicals like Ani DiFranco: wry, sexy, as committed to beauty and joy as revolution“.

Ani ha ricevuto diversi riconoscimenti durante la sua carriera, tra cui un Grammy per il miglior album di raccolte, il Woman of Courage Award dall’Organizzazione Nazionale per le Donne, il Gay/Lesbian American Music Award come artista femminile dell’anno e un Woody Guthrie Award. Al Winnipeg Folk Festival del 2013 ha ricevuto il prestigioso Artistic Achievement Award e un dottorato onorario dall’Università di Winnipeg.