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ANGELO TRABACE: esce oggi ABBASH, il nuovo album per Cassis Records. L’11 maggio la presentazione dal vivo presso Casa degli Artisti a Milano.

ANGELO TRABACE

Esce oggi

ABBASH

Il nuovo album per Cassis Records

Ascoltalo qui: https://found.ee/abbash

Copertina album Abbash (c) Michele Battilomo

Angelo Trabace (c) Michele Battilomo

 

Un’esperienza intima ma al tempo stesso familiare e corale, un viaggio sospeso tra atmosfere cinematografiche e oniriche. E una voce che si affaccia in questa intensa discesa nelle profondità nascoste di noi stessi.

Abbash è il nuovo album di Angelo Trabace, che esce il 9 maggio in digitale e vinile per Cassis Records con distribuzione Artist First.

Ascoltalo qui: https://found.ee/abbash
Ordina il vinile: https://angelotrabace.bandcamp.com/album/abbash

Anticipato dalle melodie rarefatte di Animali Confusi e dai suoni immaginifici della title track Abbash, il disco del pianista, autore e compositore, prodotto al Mono Studio dallo stesso Trabace insieme a Matteo Cantaluppi, verrà presentato dal vivo domenica 11 maggio presso Casa degli Artisti a Milano in due set alle ore 19.00 e alle ore 20.30. Successivamente, sabato 24 maggio, Angelo Trabace sarà ospite di Piano City Milano per un suggestivo concerto all’alba: qui tutte le informazioni.

Abbash esplora la profondità degli affetti, l’eco di vite passate e presenti, e il legame indissolubile con gli elementi naturali. Un sentiero immaginario dove la musica diventa strumento di introspezione e mutamento, capace di abitare le assenze, trasformandole in un’esperienza sonora unica e universale.
Dodici tracce che fondono una matrice culturale profondamente radicata nella tradizione folklorica dell’autore, di origini lucane, con la ricerca contemporanea: il risultato è una musica da camera notturna, elettrificata, dal respiro internazionale, nella quale la formazione classica convive con un linguaggio attuale dando vita ad un suono personalissimo, arioso e denso al tempo stesso, che guarda al Mediterraneo.

Angelo Trabace, che collabora da anni col mondo della canzone italiana in veste di compositore, arrangiatore e musicista per Colapesce e Dimartino, Francesco Bianconi Vasco Brondi, torna a quattro anni di distanza dal disco d’esordio Sbarco (2021, Sugar Music Publishing) con un secondo album che nasce dalla sinergia, oltre che con Matteo Cantaluppi, con suo fratello Alessandro e suo padre Giuseppe, entrambi musicisti. Abbash si presenta, quindi, come un lavoro corale, totalmente libero e autentico, che asseconda il solo desiderio di sperimentare e raccontarsi.

Il termine dialettale “Abbash”, oltre al suono magico ed esotico che possiede, racchiude un significato che va oltre la nostalgia per i luoghi in cui sono nato e cresciuto. Non è solo un concetto legato ai paesaggi che mi mancano, ma una vera fascinazione per il suo significato letterale: “Giù, sotto”. – racconta Angelo Trabace. Ci sono dimensioni nascoste, forze che si muovono silenziosamente e agiscono nel profondo, impercettibili ma potenti. Come il movimento caotico e (apparentemente) invisibile delle radici. Col tempo ho imparato a guardare a quel “giù” in modo diverso, scoprendone un valore nuovo. 

L’esplorazione sonora su cui poggia il disco, slegata da condizionamenti o etichette di genere musicale, si intreccia con suggestioni e soundscapes cinematografici, ampliando l’orizzonte verso una narrativa immersiva e visionaria. Al centro c’è un pianoforte intimista che si muove tra i silenzi, affiancato da intermezzi di archi, fiati, incursioni nell’elettronica minimale, irruzioni di chitarre elettriche distorte e percussioni, della voce, tra brevi versi in inglese o simil haiku nel dialetto di Irsina (Matera), paese di cui il compositore è originario. Un mix di suoni che si ispira allo spessore dell’ambient di Brian Eno e Harold Budd, alla libertà creativa di Robert Wyatt e allo spirito jazzistico di Keith Jarrett, fino alla tradizione mediterranea e alla spiritualità della musicista etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou.

Apre l’album la malinconica Not to disturb the neighbors con un pianoforte che fa capolino, nel silenzio della notte di uno dei tanti palazzi di Milano – dove vive l’autore – insieme a una voce-strumento che chiede con forza di uscire. Voce aliena che torna in Animali Confusi, tra un minimalismo à la Max Richter e un sapore lo-fi, per una sensazione di sospensione, spaesamento, dispersione che porta verso Road to a green desert, l’inizio di un viaggio, un dialogo tra piano e archi, protagonisti anche in Go as a river. I fiati poi irrompono come onde a cullare il pianoforte in Joniobrano seguito da una dichiarazione di intenti (Don’t be afraid of black notesche introduce il lato B dell’album, quello più notturno, con le tracce più intime: Sonsche si apre lentamente all’incanto e al mistero di sentirsi figli di qualcosa di più grande, e Mom che racconta il percorso tracciato dalle orme di un’assenza. Un soffio di fiati (Go as a wind) ci riporta alla realtà terrena e ultraterrena di Abbash, solo in apparenza rassicurante, e pronta a deflagrare in un vortice di visioni che riaffiorano Abbash o’ Vratn’ – ossia Giù, al fiume Bradano, in Basilicata – nella casa d’infanzia ma anche nelle viscere della terra, dove riemergono le radici nascoste. Vulture è un omaggio al monte omonimo, un vulcano spento che accoglie acqua attraverso i suoi crateri divenuti laghi, e con la sua coda dai suoni dilatati, di risonanza post-rock, apre infine a Your brother che, come un mantra sussurrato, chiude questo racconto autobiografico senza tempo.

BIOGRAFIA

Angelo Trabace è pianista, autore e compositore. Si diploma giovanissimo in pianoforte al Conservatorio “E.R.Duni” di Matera per poi proseguire gli studi a Bologna, dove si laurea in Lettere Moderne. Nel 2021 pubblica per Sugar Music Publishing Sbarco, il suo primo album, distribuito da Believe Music Italia. Collabora come compositore, arrangiatore e musicista con Colapesce Dimartino, Francesco Bianconi, Tommaso Paradiso, Vasco Brondi con all’attivo oltre trecento concerti in Italia e all’estero. Nel corso degli anni ha ideato, scritto e interpretato diversi spettacoli originali, tra cui Io non so più chi suono. Crisi d’identità al piano-bar (2016), un happening ironico tra musica classica, improvvisazioni e monologhi, e Sognare Fellini: Visioni e amarcord sonori di Nino Rota (2022), presentato in occasione del centenario della nascita del regista nella storica cornice del Cinema Fulgor di Rimini e all’interno della rassegna Dolcevita-sur-Seine a Parigi. Cura, inoltre, la X Edizione di Meraviglioso Modugno a Polignano a Mare (BA) in veste di conduttore e arrangiatore. Nel 2022, insieme a suo fratello Alessandro Trabace e Sebastiano De Gennaro, dà vita al progetto di musica sperimentale Metameccanici. Nel 2024, nel cartellone della Milano Music Week, esegue in anteprima italiana le composizioni per pianoforte solo della compositrice etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou presso la Casa degli Artisti. Da dicembre 2024 a gennaio 2025 è il pianista del tour Archi, ottoni e preoccupazioni di Colapesce e Dimartino con l’orchestra sinfonica diretta da Davide Rossi. Attualmente sta lavorando alla colonna sonora del lungometraggio Orfeo, opera prima del regista Virgilio Villoresi. Ad aprile 2025 esce Suonare Boschi Di Stefano, l’audio-guida realizzata insieme al giornalista e scrittore Valerio Millefoglie che racconta la straordinaria collezione d’arte del Novecento raccolta da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. 
Anticipato dai brani Animali Confusi e dalla title track, Abbash è il secondo album di Angelo Trabace, che esce il 9 maggio 2025 per Cassis Records con distribuzione Artist First e con il contributo di NuovoImaie. L’album viene presentato dal vivo l’11 maggio presso Casa degli Artisti a Milano; successivamente, il 24 maggio, Angelo Trabace è ospite di Piano City Milano per un suggestivo conocerto all’alba. 

TRACKLIST
1. Not to disturb the neighbors
2. Animali Confusi
3. Road to a green desert
4. Go as a River
5. Jonio
6. Don’t be afraid of black notes
7. Sons
8. Mom
9. Go as a Wind
10. Abbash
11. Vulture
12. Your brother

CREDITI
Tutti i brani sono stati scritti da Angelo Trabace
, eccetto Animali confusi, Don’t be afraid of black notes, Sons, Mom scritti da Angelo e Alessandro Trabace; Go as a River (Intro) scritto da Alessandro Trabace; Go as a Wind scritto da Giuseppe e Alessandro Trabace

Hanno suonato Angelo Trabace: pianoforte, voce, Fender Rhodes, sintetizzatori, synth bass, armonium; Alessandro Trabace: violino, viola, Prophet, violino elettrico, chitarra elettrica; Giuseppe Trabace: flauto, sassofono; Matteo Cantaluppi: chitarra elettrica, basso, batteria, sintetizzatori, omnichord, programmazione, soundscape, percussioni; Pietro Bonaiti: batteria in Your Brother
Prodotto da Angelo Trabace & Matteo Cantaluppi
Arrangiamenti degli archi di Alessandro Trabace
Registrato da Matteo Cantaluppi & Pietro Bonaiti presso Mono Studio, Milano
Registrazioni aggiuntive: Angelo & Alessandro Trabace presso Trabace’s Home Studio, Bologna
Missato da Matteo Cantaluppi presso Mono Studio, Milano
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà
Foto di copertina Michele Battilomo
Realizzato con il contributo di NuovoImaie
Un ringraziamento speciale a Giulia D. e Pietro Trabace