ANGELO SICURELLA
Esce oggi il nuovo album
CIGNI
[Disco Bianco]
Ascoltalo qui: https://tr.ee/XlrPTRVk1t
Cover Cigni © Manuela Di Pisa
Un disco in cui l’amore affronta le intemperie del mondo, sfiora l’abisso per riemergere verso la luce. Bianco come l’insieme di tutti i colori dello spettro visibile, di tutte le sfumature dell’essere nel mondo.
Anticipato dalle due canzoni, Città deserte e Orbita, esce oggi 13 aprile Cigni [Disco Bianco], il secondo album solista di Angelo Sicurella, per Limone Lunare Records.
Ascoltalo qui: https://tr.ee/XlrPTRVk1t
Scritto dallo stesso Sicurella e prodotto insieme a Francesco Vitaliti, con la collaborazione di Donato Di Trapani (Orbita) e NTNTN (Giungla), Cigni è stato registrato quasi tutto in presa diretta, con una band di formidabili musicisti formata da Carmelo Drago, Simona Norato, Donato Di Trapani, Giorgio Maria Condemi e Giorgio Bovì, tra i Posada Negro Studios di Roy Paci, gli Idigo Studios di Palermo e lo studio di registrazione Limone Lunare.
Artista raffinato capace di coniugare con estro ed eleganza l’elettronica con il cantautorato, Angelo Sicurella torna con un album profondo, intimo ma universale, a partire da squarci visionari che diventano musica e testo. Un viaggio sonoro di nove canzoni avvolgente, nostalgico, a tratti inafferrabile, tra icone divistiche che fluttuano nello spazio in una immaginata remissione del genere umano.
Cigni è un disco in cui l’amore fa i conti col cemento arido della razionalità. In bilico tra il declino e la rinascita, tra le sconfitte e le possibilità, è un disco che contempla la fine del mondo, scongiurandola. Parla dell’incapacità di accettare i propri fallimenti e della sensazione di inadeguatezza nel condividere i propri sentimenti e fragilità, ma nel profondo guarda ai colori del mondo. Come un cantastorie contemporaneo, Sicurella racconta l’amore nelle sue forme, attraversato da tormenti e catastrofi.
Ha il sottotesto di disco bianco perché esiste un disco nero – ancora inedito, precedente alla scrittura di Cigni, spiega – Sono due dischi che partono dalle stesse domande. Siamo circondati in qualche modo da evidenze e comportamenti, che sembrano andare sempre verso la stessa direzione, meno che ad una condizione di consapevolezza tale che ci faccia cambiare rotta sul serio. Qualcuno di noi, magari lo fa, partendo da quanta acqua fa scorrere sul lavandino, al mattino, quando si lava i denti. Anche l’uso dello spazzolino in questo modo diventa politico.
Dalle atmosfere che ricordano Karen O e Danger Mouse per Universo e Fossili, ai Flaming Lips per Emi, a Sparklehorse e Beach House per Orbita, Sicurella condensa tutto il suo universo musicale in un disco appassionato che suona a tratti apocalittico, a tratti delicato. Sintetizzatori, chitarre sparate e drum machine traducono in musica i conflitti interiori e quel senso di smarrimento. Arpeggi stellari, melodie celestiali, al contrario, riconducono all’amore e alla possibilità di assoluzione e salvezza.
Scheda disco
L’album si apre con Fossili, brano che funge da preludio al disco, con la voce come prologo che descrive la fine del mondo su un organo epico. La comparsa di un elemento di rottura, un urlo, detta un cambio di registro, e un solo di chitarra gridato ne accentua il piglio incedente.
La fine del mondo, e ciò che ne rimane, sopraggiunge in Città deserte,doveun gioco di voci e un uso dosato di sintetizzatori, piano e violoncello fanno da sfondo a una storia d’amore immaginata in una città desertificata dalle voracità dell’essere umano, la cui presenza sembra quasi scomparsa, evaporata. Orbitaè una ballata d’amore dream pop sui fumi dei copertoni nella tangenziale di una città abbandonata, nei corridoi dei supermercati ormai deserti. Come in un sogno lucido ci proietta in uno spazio romantico e apocalittico, da cui fare ritorno grazie ai ritmi scanzonati di Emi, un’esplosione caleidoscopica di suoni psichedelici, quasi come una cavalcata dei Flaming Lips sulle tracce dei Beatles.
Il passo cambia con Proprio tutto, brano con una forte connotazione R&B e con un ritornello che si apre a un pop intimo e melodico per raccontare l’intimità dei due protagonisti che, stretti in un metro quadrato di un bagno pubblico, possono dirsi tutto, proprio tutto. Un po’ Wilco (nelle chitarre), un po’ Alabama Shakes (nell’uso della voce).
Cigni, title-track dell’album, è un brano caldamente pop, dal sapore beatlesiano con reminiscenze da Dark night of the soul degli Sparklehorse e Danger Mouse: una radiografia del genere umano e un invito a lasciarsi andare.
In Universo un basso ostinato e synth accompagnano una riflessione sul senso della vita,una lucida immaginazione da cui realizzare che tutto è molto più che la sola finitezza del mondo: La mia casa è l’universo, canta Sicurella. Il passo diventa una corsa techno di percussioni nel brano strumentale Giungla: synth le cui ritmiche strizzano l’occhio in parte a Nicolas Jaar, impazzano in un’immaginaria corsa forsennata di tutti gli animali della foresta verso la luce. Infine, la quiete dopo la tempesta: l’album si chiude con la ballata Aria. Sai che c’è? Che non riesco a dirmi ti amo. Non riesco a dirlo neanche a te. Anche se lo penso. In fondo, si, nella parte più recondita di me stesso, mi amo. E amo anche te. L’accettazione della possibilità di abbandonarsi, nonostante tutto, nonostante la fine.
TRACKLIST
1. Fossili
2. Città deserte
3. Orbita
4. Emi
5. Proprio tutto
6. Cigni
7. Universo
8. Giungla
9. Aria
CREDITI ALBUM
Scritto da Angelo Sicurella
Produzione artistica di Angelo Sicurella, Francesco Vitaliti, eccetto in:
“Orbita” prodotta da Angelo Sicurella, Donato Di Trapani, Francesco Vitaliti;
“Giungla” prodotta da Angelo Sicurella, NTNTN
“Aria” prodotta da Angelo Sicurella
Mix e master: Francesco Vitaliti
Produzione esecutiva di Limone Lunare.
Hanno suonato nel disco:
Donato Di Trapani, sintetizzatori, organo
Carmelo Drago, basso
Simona Norato, pianoforte, rhodes, wurlitzer, clavinet
Giorgio Bovì, batteria, percussioni
Giorgio Maria Condemi, chitarre e svarioni su corda
Angelo Sicurella, voci, sintetizzatori, in “Fossili” il solo di chiatarra finale
In “Giungla” i fiati sono di Alessandro Presti.
In “Città Deserte” il violoncello di Angelo Di Mino.
In “Proprio Tutto”, chitarre di G.M. Condemi e di Riccardo Serradifalco.
BIO
Angelo Sicurella è un cantante, producer, compositore di musica cantautorale ed elettronica sperimentale. Fondatore della band Omosumo, il suo è un lavoro di ricerca e di sperimentazione. Combina suoni organici del mondo della natura con suoni sintetici dei suoi strumenti (soundscapes, ambient e techno con l’uso di strumenti analogici). Utilizza la musica elettronica come strumento di riscoperta della tradizione.
Le sue pubblicazioni soliste sono Orfani per desiderio (EP, 2015, vol. I, II, III) e Yuki O (LP, 2017). Lavora con il teatro, con la danza, con il cinema e con la pittura sonora. Collabora attualmente con diversi artisti, Masbedo in Manifesta12 e in altri progetti, Michal Rovner (installazione sonora, Fondazione Merz Torino), Virgilio Sieni nella sonorizzazione dal vivo di performance di danza contemporanea, Vittorio Cosma nella scrittura di colonne sonore (Amate Sponde, di Egidio Eronico) e nel progetto Open Machine, Roy Paci nei progetti Corleone e NE:SO (insieme al violinista e compositore Davide Rossi), Elisa Giardina Papa nel sound design di U scantu: A disorderly tale, una installazione sulle Donne di Fora realizzata per la Biennale di Venezia 2022.
Dopo Yuki O, anticipato dai singoli Città deserte e Orbita esce il 13 aprile il nuovo album Cigni, per Limone Lunare Records.