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Al via Romaeuropa Festival 2020, l’opening è con Sasha Waltz

ref20SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

XXXV EDIZIONE

CONTATTO. UN GESTO PER IL PRESENTE

Dialoge

 

CON L’INEDITO DIALOGE ROMA 2020 – TERRA SACRA

 SASHA WALTZ

 

INAUGURA LA TRENTACINQUESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL ROMAEUROPA

 

DAL 18 AL 20 SETTEMBRE

Opening REf2020 / Prima assoluta

Auditorium Parco della Musica – Cavea

Ore 21 

IN PROGRAMMA ANCHE LA PROIEZIONE DEL FILM DIALOGE 9 – MAXXI

 

IL 15 SETTEMBRE

Anteprima REF2020

Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI Secolo

Ore 21

Con 22 danzatrici e danzatori in scena Sasha Waltz approda sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per inaugurare, in prima assoluta dal 18 al 20 settembre, la trentacinquesima edizione del Romaeuropa Festival con Dialoge Roma 2020 – Terra Sacra.

Uno spettacolo concepito dalla coreografa tedesca durante il lockdown, dopo aver accolto l’invito di Fabrizio Grifasi a confrontarsi con un luogo inusuale per creare un progetto originale per l’apertura del Romaeuropa Festival.

Il titolo dello spettacolo racchiude già alcuni degli elementi centrali della nuova creazione: da un lato l’interdisciplinarietà alla base dei celebri “dialoghi” presentati regolarmente dalla coreografa in tutto il mondo sin dalla fondazione della sua compagnia nel 1993, testimonianza dell’incontro tra diverse forme d’arte, luoghi architettonici e città specifiche; dall’altro un omaggio alla città eterna e un esplicito riferimento a La Sagra della Primavera a cui Waltz dedica il cuore dello spettacolo.

Dopo un’overture affidata ad assoli site specific sul tema della discriminazione razziale e sulle note di tromba del brano I can’t breathe scritto da Georg Friedrich Haas come risposta diretta alla morte violenta di Eric Garner e al movimento Black Live Matter, sarà infatti il celebre balletto di Igor Stravinsky ad essere protagonista di Dialoge Roma 2020. Radunando i danzatori e le danzatrici in piccoli gruppi, in collegamento attraverso internet o all’aria aperta nei parchi di Berlino, la coreografa ha riadattato il suo Sacre (creato per la prima volta nel 2013 e mai presentato in Italia) per portare in scena un’acuta riflessione su questi tempi segnati dalla pandemia: un presente di sacrifici per ogni membro della società da cui le arti (e in particolare le arti performative) sono fortemente segnate ma anche il racconto di un rito primaverile di rinascita e nuovo inizio. Non a caso a chiudere la serata sarà una nuova coreografia che, sulle note del Bolero di Maurice Ravel, apre a nuove prospettive sui temi della distanza e della vicinanza.

Nei mesi successivi alle date di spettacolo la ripresa integrale di Dialoge Roma 2020 – Terra Sacra, realizzata nell’ambito della main media partnership con RAI, sarà trasmessa da RAI 5 per offrire al pubblico la possibilità di entrare nell’universo creativo della coreografa rivivendo integralmente questa speciale creazione.

Appuntamento con Sasha Waltz anche il 15 settembre in un’anteprima del festival con la proiezione del film Dialoge 9 – MAXXI. Il film ricostruisce lo straordinario evento performativo che il 14 e il 15 novembre del 2009 apriva al pubblico per la prima volta le porte del nuovo museo firmato Zaha Hadid. In questi spazi Waltz, insieme al sound artist Hans Peter Kuhn, alla costumista Bernd Skodzig e agli straordinari interpreti della sua compagnia, sviluppò una vera e propria mostra in movimento sui vari livelli dell’edificio, proseguendo la ricerca già avviata con il Neuen Museum di Berlino. A distanza di circa dieci anni il film in programma rivive questo appuntamento frutto della prima collaborazione tra le due istituzioni, per un altro dialogo tra danza, architettura e arte contemporanea. Introduce la proiezione un talk con la partecipazione di Sasha Waltz, Pio Baldi (architetto), Fabrizio Grifasi (Direttore Generale e Artistico Fondazione Romaeuropa), Margherita Guccione (Direttore Generale per la creatività contemporanea – MiBACT) e Bartolomeo Pietromarchi (Direttore MAXXI Arte).

Giunto alla sua trentacinquesima edizione il Romaeuropa Festival presieduto da Guido Fabiani e diretto da Fabrizio Grifasi conferma la sua presenza dal 18 settembre al 15 novembre con due mesi di programmazione internazionale tra danza, teatro, musica, arti digitali e creazione per l’infanzia, in 14 spazi della capitale per 64 eventi e 137 repliche in linea e in continuità con i consueti standard del REf arricchiti con le nuove attività di EXTRACT l’inedita sezione online con un totale di 70 eventi e 182 repliche in cui s’inseriscono, tra gli altri, i progetti presentati in partnership con il British Council nell’ambito di Being Present / UK-Italy 2020: Forced Entertainment che con Table Top Shakespeare: At Home Edition (dal 17 settembre al 15 novembre) mette in scena gratuitamente sul sito del festival una maratona per portare in scena l’intera opera teatrale di Shakespeare condensata in performance realizzate con oggetti di uso quotidiano direttamente dalle cucine degli straordinari attori della compagnia e Alexander Whitley con la sua opera video di danza virtuale Chaotic Body (dal 2 al 4 ottobre).

Con un deciso sostegno alle compagnie e agli artisti indipendenti italiani e un importante sforzo per garantire una rilevante presenza internazionale, il REf2020 conferma la sua vocazione e rinnova la sua visione sul presente attraverso gli sguardi molteplici della creazione contemporanea.

Dopo la prima di Sasha Waltz la settimana inaugurale del festival prosegue con l’atteso Familie di Milo Rau (19 settembre), The Museum e Hash del regista di Haifa Bashar Murkus (23, 24 e 25 settembre), il ciclo di lectures Sulla Paura curato da Francesco Siciliano e Francesca D’Aloja con gli scrittori Sandro Veronesi, Edoardo Albinati, Melania Mazzucco, Michela Murgia e Alessandro Piperno (dal 21 al 26 settembre a Villa Medici e in collaborazione con Premio Strega), OHT – Office For Human Theatre con Ensemble Vocale Continuum per 19 Luglio 1985 (il 26 e il 27 settembre). Spazio al panorama della musica nazionale e internazionale nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica con Wim Mertens (22 settembre), Vasco Brondi e Bryce Dessner con Katia e Marielle Labèque, Tonino Battista e il PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble (23 settembre e 26 settembre, entrambi in corealizzazione con Musica Per Roma), Robert Henke (27 settembre) e Ascanio Celestini con Tonino Battista e il PMCE in Pierino e il lupo e Pulcinella (29 e 30 settembre, ancora con Musica per Roma).

 Tutto il programma del Romaeuropa Festival 2020 è consultabile sul sito romaeuropa.net