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ESCE OGGI 2 FEBBRAIO “NEON DESERT”, IL NUOVO DISCO DI RHO’: UN VIAGGIO IN UN DESERTO NOTTURNO ED ELETTRONICO

IL DESERTO NOTTURNO ED ELETTRONICO DI RHÒ
ESCE OGGI 2 FEBBRAIO “NEON DESERT”
PUBBLICATO DA GIBILTERRA E DISTRIBUITO DA BELIEVE

ASCOLTALO SU:
Spotify: https://open.spotify.com/album/0CKSTF5SOeIOR0Pvi7iAbs
iTunes: itunes.apple.com/it/album/neon-desert/1334266349
Amazon: www.amazon.it/Neon-Desert-Rho/dp/B079BDVNB9/

“Immaginifico, sognante, solitario ed elegantemente cinematografico. Tra le migliori cose della nuova scena italiana”. Gino Castaldo – La Repubblica
Sonorità scure e calde, un sound intenso e vibrante, un’elettronica emozionale, elaborata e avvolgente. Una dimensione sonora a metà strada tra il soul di James Blake e l’R’nB di The Weeknd, tra la pomposità di un’opera Wagneriana e il minimalismo di Jamie XX.
Tutto questo è Neon Desert, il nuovo disco di Rhò in uscita oggi 2 febbraio, pubblicato da Gibilterra e distribuito da Believe.
A tre anni di distanza dall’ultimo EP “Nebula”, Neon Desert si compone di nove canzoni tutte in inglese, unite e legate dal titolo immaginifico ed evocativo, dove l’artista propone variazioni timbriche tipiche di una dimensione più clubbing rispetto al folk del passato e prodotte mixando dei bit r’n’b a suoni distorti e flautati.
Alla permeante e viscerale profondità del suono si unisce quella dei testi, che parlano dei temi più vari in modo mai banale. Rapporti difficili e amori intensi, disagi contemporanei e battaglie sociali si permeano di synth distorti, di groove drammatici e della tanto improbabile quanto efficace unione di flauto traverso ed elettronica.
Il disco è stato anticipato dall’uscita del video di “Black horse”, (http://www.youtube.com/watch?v=1baNqHCvRF0) realizzato completamente in CGI dallo studio Creative Nomads. Il video è partito da un’idea molto semplice e chiara: un artwork animato che diventa un’esperienza installativa in cui un cavallo in corsa, riprodotto in 3D, attraversa scenari in evoluzione, bucando un simbolico velo dell’affermazione. Dall’oscurità alla luce, il cavallo nero di Rhò racconta una direzione sonora nuova del suo percorso musicale. Più soul ed elettronica.
Neon Desert si inoltra dunque nel deserto personale di Rhò, quello spazio infinito, estremo, che talvolta spaventa e altre volte sa consolare e tenere i pericoli lontani. Uno spazio della mente in cui l’artista ha la possibilità di ascoltare i suoni della propria memoria, per poi restituirli sotto forma di canzone in luoghi in cui l’elemento del neon racconta circostanze notturne, fatte di socialità e di ambiguità.
Musicista dalle mille sfaccettature, con la sua produzione Rhò ha da sempre trovato grande spazio nei contesti creativi più vari e internazionali: dalle collaborazioni con la Settimana della Moda di Milano alle produzioni cinematografiche nazionali (da “The Young Pope” a “Il padre d’Italia”, dove nella colonna sonora è inserita anche la sua “Hold On”) e internazionali, (il brano “As you hope” viene scelto da Ridley Scott per la campagna promozionale del film “Killing Kennedy”) arrivando alla collaborazione per lo sviluppo di The Hood, indumento dotato di dispositivo musicale elaborato a fine 2015 ad Atlanta insieme a un team di ricercatori del progetto Google Glass.
L’esperienza creativa negli Stati Uniti ha segnato una trasformazione fondamentale per l’artista, come racconta egli stesso: Un’esperienza intensa negli Stati Uniti ti fa capire molte cose. Una volta tornato in Italia tocca decidere se essere pesci piccoli in una “boccia” grande o viceversa.
Rhò ha deciso che la cosa migliore da fare fosse continuare a nuotare nello spazio più esteso possibile, per non smettere mai di ricercare.
Ha così nutrito il suo crescente interesse verso sonorità più elettroniche, mettendo da parte la natura folk delle sue composizioni a favore di canzoni dalle sonorità più ombrose e profonde. Da una parte suoni oscuri e viscerali, trattati con sapienza da Jo Ferlinga degli Aucan, dall’altra la voce calda e centrale e il suono del flauto, strumento che Rhò suona dal vivo nel suo nuovo e ampliato set. Dall’autoproduzione più pura e solitaria, il musicista infatti si è esteso: la collaborazione per ogni traccia con il batterista e co-produttore Stefano Milella, batterista dei Fabryka e Big Charlie, evidenzia la sua decisione di partire da una nuova idea di ritmo e di concentrarsi su un tipo di lavoro più corale.
In Neon Desert la voce ottiene un totale primo piano naturale, proprio in un periodo in cui solitamente passa attraverso tanti vocoder, dove abbondano effetti e armonizzazioni.
A sostenerla, in una sapiente alternanza, una strumentazione sia acustica (piano elettrico, chitarra acustica, flauto traverso e batteria) che elettronica (Ableton Live con tastiera StudioLogic VMK188 e MicroKorg).
L’artwork di copertina di Neon Desert è stato creato da Stavros Bilionis, un designer greco di base a Londra, seguendo un concept che unisce uno scenario etereo con un elemento geometrico dal colore quasi aggressivo. Il risultato è un equilibrio tra dimensioni e trattamenti visivi che traducono il legame tra buio e luce presente nel disco.
Neon Desert è un disco scritto nel corso di un anno, in modo maturato e rilassato. Un disco che rallenta, un album senza fretta, che tratteggia un’immagine più completa e definitiva del suo autore, quasi come se fosse il primo disco ma con tutta la consapevolezza frutto di anni di lavoro ed esperienze.
Rhò non tralascia le sue multiple fonti di ispirazione, in primis quella cinematografica che da sempre ne contraddistingue la carriera, ma vi aggiunge atmosfere e sonorità finora rimaste sopite nella sua produzione.
Neon Desert si rivela in grado di traghettare da una realtà emotiva a un’altra, un Caronte di anime in cerca di riposo e pace dopo serate frenetiche ed elettriche.
Un disco che nasce nella notte e si sposta nel giorno, che vuole ricondurre a una dimensione accogliente, che si dimostra capace di condensare le più svariate ispirazioni e sensazioni in un suono di maestosa ricchezza, decisa originalità e penetrante sensibilità.

BIOGRAFIA
Rhò (Rocco Centrella) nasce nel 1982 e vive a Roma dove, oltre a produrre musica, si occupa di televisione e cinema. Dopo gli studi in conservatorio inizia a comporre musica, per poi frequentare il corso di composizione di Musica per Film alla Scuola Nazionale di Cinema. Nel 2011 autoproduce il suo primo Ep “I’m the one who smiled too much”.Nel 2012 suona all’evento di apertura di Pitti Uomo a Firenze, ad AltaRoma e in occasione della Milan FashionWeek. Nel 2013 esce il suo primo album “KYRIE ELEISON”, completamente prodotto in una camera da letto; un album in cui le sonorità esprimono toni evocativi e minimali. L’uscita è accompagnata dal video di Pillow. (LINK “Pillow”) Nello stesso anno la sua musica viene scelta anche dal regista e produttore americano Ridley Scott: As You Hope diventa la colonna sonora per la campagna promozionale del film Killing Kennedy (National Geographic Channel). Il primo showcase ufficiale arriva al MEDIMEX Salone dell’Innovazione Musicale, con “una performance intensa in cui tutto ruota attorno alla figura di un solo musicista capace di armonizzare suoni acustici ed elettronici, creando architetture sonore.” Il 2014 si apre con il suo primo tour ufficiale, una delle migliori rivelazioni live secondo KeepOn. A distanza di qualche mese esce in esclusiva su Rolling Stone Italia il video di “As You Hope” con l’attore Lorenzo Balducci, brano contenuto nell’EP “Nebula” e presentato all’Ex-Dogana di Roma. (LINK “As you hope”)
Il 2015 inizia con il tour dell’Ep Nebula, con un live speciale in cui Rhò è accompagnato da un trio di archi (Teatro Quirinetta). Le date in Italia si arricchiscono con la partecipazione all’YpsigRock, dove Rhò divide il palco con Future Island e The Notwist. A ottobre dello stesso anno Rhò si trasferisce per un mese negli Stati Uniti per sviluppare un dispositivo musicale insieme a un team di ricercatori del progetto Google Glass (GEORGIA TECH, Università di Atlanta – USA).The Hood è l’indumento che Rhò presenta durante il suo concerto nella Tech Square di Atlanta.
Collabora poi con il regista Fabio Mollo per il film documentario vincitore della Menzione Speciale al Torino Film Festival “Vincenzo Da Crosia”.
L’anno si conclude con il concerto “Across the line”, frutto della collaborazione con i due video artisti Daniele Spanò e Luca Brinchi, presentato al Romaeuropa Festival. Durante il 2016 Rhò continua a suonare, comparendo live anche su Rai Radio2 durante l’appuntamento serale di MusicalBox e aprendo il concerto dei Bob Moses al Quirinetta. Rhò si dedica anche ai lavori di consulenza musicale per il cinema con due opere in particolare: il film prodotto da RAICinema “Il padre d’Italia” con Luca Marinelli e Isabella Ragonese e “The Young Pope – A Tale of Filmmaking”, l’episodio speciale della serie prodotta da Sky e HBO “The Young Pope”, diretta da Paolo Sorrentino con Jude Law.
Hold On è il brano di Rhò presente nella colonna sonora de “Il padre d’Italia” e che fa parte della tracklist del disco Neon Desert, prodotto con Stefano Milella (Fabryka/Big Charlie) e masterizzato con Jo Ferlinga (Aucan).
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